ANCHE I MATERASSI IN LATTICE CONTENGONO GLI ACARI DELLA POLVERE
Questi artropodi, infatti, per sopravvivere si nutrono delle microscopiche scaglie della nostra pelle (forfora e desquamazione cutanea): di conseguenza la temperatura di un materasso su cui dorme un individuo (dai 20° ai 30° C), l’umidità relativa (sudore) sprigionata dal corpo umano e le squame che si staccano dalla cute del paziente (per sfregamento della pelle con le lenzuola) sono elementi ideali per il loro sviluppo. Il periodo di massima concentrazione ambientale è costituito dalla stagione autunnale ed invernale, ma anche nei periodi caldi dell'anno proliferano abbondantemente.
Con opportuni interventi sull’ambiente in cui viviamo è possibile ottenere molteplici risultati:
- ridurre, nelle persone allergiche, la gravità della sintomatologia, il consumo di farmaci e la necessità di frequenti ricoveri in ospedale
- prevenire la comparsa di malattie allergiche
- ostacolare la comparsa di asma nei bambini che hanno eczema ed allergia alimentare e che sono quindi ad alto rischio di successivo sviluppo di malattie allergiche dell’apparato respiratorio
- fare regredire la sensibilità agli allergeni ed i sintomi da allergia
- diminuire il rischio di sviluppare allergia a più sostanze, fenomeno che comporta lo sviluppo di sintomi più gravi
- prevenire la comparsa di malattie allergiche nei figli delle persone allergiche